LA CREATINA
La creatina è una sostanza che si trova naturalmente nel corpo, principalmente nei muscoli ma anche nel cervello.
È un composto usato come integratore alimentare dai bodybuilder, dagli atleti e da coloro che cercano di aumentare la massa muscolare e la forza.
Ecco alcuni punti chiave da considerare.
Funzione biologica:
La creatina svolge un ruolo chiave nel sistema energetico del corpo.
Aiuta a produrre trifosfato di adenosina (ATP), che è la principale fonte di energia per le cellule muscolari durante gli esercizi ad alta intensità e breve durata.
Effetti sulla performance atletica:
Numerosi studi hanno dimostrato che la supplementazione con creatina può aumentare la forza muscolare, migliorare le prestazioni negli esercizi ad alta intensità, come il sollevamento pesi o lo sprint, e aiutare ad aumentare la massa muscolare.
Modalità di assunzione:
L’uso comune della creatina prevede una fase di carico, seguita da una fase di mantenimento.
Durante la fase di carico, si assumono dosi più elevate (tipicamente 20 grammi al giorno suddivisi in 4 dosi) per una settimana, per saturare i muscoli.
Questa è seguita da una fase di mantenimento con una dose inferiore (da 2 a 5 grammi al giorno).
Tuttavia, la fase di carico non è assolutamente necessaria.
È possibile iniziare con una dose di mantenimento e si raggiungeranno gli stessi livelli di creatina muscolare, anche se ci vorrà più tempo.
Sicurezza ed effetti collaterali:
La creatina è generalmente considerata sicura per l’uso a breve termine.
Tuttavia, può causare alcuni effetti collaterali, tra cui disidratazione, crampi muscolari, disturbi gastrointestinali e, in rari casi, danni renali quando assunta in dosi eccessive.
Bevendo molta acqua, si possono prevenire molti di questi effetti collaterali.
Poiché è osmotica (attira l’acqua), può portare ad un aumento di peso dovuto all’aumento del contenuto di acqua nelle cellule muscolari.
Effetti sulla salute cerebrale:
Alcuni studi suggeriscono che può avere effetti benefici sulla salute cerebrale, in particolare nel miglioramento della funzione cognitiva in condizioni di stress, come la mancanza di sonno.
Tuttavia, quest’area di ricerca è ancora in fase iniziale.
Ivan Orizio
